Progetto descrittivo

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Premessa
Negli ultimi anni l’attenzione crescente alle aree marginali montane nasce dalla consapevolezza che alla pubblica amministrazione sono necessarie misure innovative per rispondere alle attuali sfide sociali, ambientali ed economiche, particolarmente accentuate nei territori marginali di montagna: dall'invecchiamento della popolazione e il conseguente incremento della domanda di servizi, agli aumentati interventi di manutenzione del territorio montano, alla riduzione della spesa pubblica in servizi ai cittadini e alle difficoltà di integrare nel tessuto economico giovani con buone competenze.
Si tratta di problematiche comuni anche alle aree urbane maggiori, ma che nei territori di montagna presentano una maggiore intensità ed emergenza.
Tale consapevolezza ha portato il Parlamento europeo ad adottare il 3 ottobre 2018 la risoluzione n.2720 con cui si chiedono per le aree rurali montane e periferiche interventi mirati, fondi definiti ed una agenda di attuazione; si afferma infatti che è necessario bilanciare lo sviluppo di questi territori rispetto alle aree urbane e garantire a tutti i cittadini europei le condizioni per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la sicurezza alimentare, l'inclusione sociale, la parità di genere, la lotta ai cambiamenti climatici e la qualità dell'aria, la creazione di posti di lavoro, la digitalizzazione nonché un mercato interno efficiente.
Analogamente a livello nazionale in Italia la Strategia nazionale aree interne (SNAI) ‘promuove la capacità delle persone, delle comunità e delle rappresentanze, di immaginare e realizzare nuove economie, e quindi nuove opportunità di lavoro e di ricchezza, e modalità di realizzazione di servizi di cittadinanza per le comunità’ allo scopo di contrastare spopolamento e marginalità dei territori più remoti del Paese, che rappresentano il 60% della superficie nazionale, il 52% dei Comuni, il 22% della popolazione
Le 72 aree classificate come “periferiche” o “ultra-periferiche” costituiscono dal 2014 una sorta di laboratorio in cui sperimentare un modello di sviluppo, da esportare su tutto il territorio italiano.
A livello provinciale l’iniziativa, che ha concentrato l’attenzione sulle aree montane del territorio dando la parola ai suoi abitanti, è il processo partecipativo realizzato nel primo semestre 2019, gli Stati generali della montagna. Lo stesso ha evidenziato fra l’altro la richiesta di politiche mirate che accompagnino le amministrazioni comunali nella gestione sempre più complessa dei territori di montagna e che attivino il ruolo dei giovani e dei territori periferici, quali attori centrali di una crescita fondata sulla valorizzazione della qualità ambientale e sociale delle aree marginali, veri punti di forza del Trentino.
Dagli stessi Stati generali inoltre è emersa la necessità di promuovere iniziative per differenziare le aree marginali e valorizzare le specificità locali anche allo scopo di permetterne la riconoscibilità a fini di promozione turistica. Il tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica ben si presta ad essere attuato in piccole realtà montane come Luserna, anche a fronte delle diverse iniziative di sviluppo messe in campo dall'amministrazione pubblica locale e provinciale.

Luserna, novembre 2019 - Foto di Giulia Boschetto

Introduzione
Luserna costituisce un patrimonio immateriale per tutta la comunità trentina: nel Comune vive l’ultima comunità di lingua cimbra che, ai sensi dello Statuto speciale di autonomia del Trentino e della legge provinciale sulle autonomie linguistiche del 2008 (L.P. n. 6 del 19 giugno 2008), deve essere tutelata con iniziative specifiche. Il rischio è la sua scomparsa a fronte del costante diminuire del numero dei residenti nell'ultimo cinquantennio. La lingua cimbra rappresenta per gli abitanti un forte elemento identitario e ragione di coesione sociale, che nel corso della sua storia non hanno significato chiusura rispetto ai territori limitrofi; in questo rappresenta una specificità analoga alla più ampia comunità trentina.
Ma, come richiama anche la recente relazione dell’Autorità per la tutela delle minoranze linguistiche in Trentino, sono necessari interventi specifici in grado di “affrontare e risolvere in modo definitivo il problema delle difficili condizioni socio-economiche in cui versano mòcheni e cimbri” (Relazione annuale 2018, a cura della Autorità per le minoranze linguistiche della Provincia autonoma di Trento - ai sensi dell'art. 10 Lp.P n. 6 del 19/06/2008)
L’interesse provinciale nel sostenere il Comune di Luserna-Lusérn risiede non solo nella tutela della minoranza linguistica, ma anche nell'essere rappresentativa di molti altri piccoli Comuni in analoghe difficoltà strutturali di contesto, per lo spopolamento e  invecchiamento della popolazione, per la distanza dai maggiori centri vallivi e per le difficoltà nell'insediamento di attività economiche.
Il progetto in oggetto vuole rappresentare una risposta concreta alle esigenze emerse durante i lavori degli Stati generali della montagna, in tema di attenzione alle aree marginali e creazione di iniziative di coordinamento centrale per il loro sviluppo.
Nell'ottica di interventi integrati di coesione territoriale a vantaggio di una piccola comunità marginale, nonché allo scopo di dare concreta attuazione agli investimenti pubblici finora realizzati in materia di sviluppo economico e sociale della comunità cimbra di Luserna, la Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con Trentino Sviluppo S.p.A., con la Federazione Trentina della Cooperazione e con il mondo delle imprese trentine, intende quindi realizzare il progetto formativoPER UN NUOVO FUTURO CIMBRO. IDEE E PROGETTI PER IL RILANCIO DI LUSERNA - Vor naüge zaitn. Idee un prodjekte vürzovüara Lusèrn” per potenziare le competenze di coloro che intendono dare avvio ad attività economiche locate in Luserna, favorendo di conseguenza l’insediamento di nuove famiglie.
Obiettivo
Allo scopo di incentivare l’avvio nel 2020 nel Comune di attività economiche coerenti con le linee di sviluppo territoriale condivise dalla popolazione e dall'amministrazione comunale, il Progetto in questione intende perfezionare le competenze di potenziali nuovi imprenditori locali e concorrere alla creazione di una rete fra gli stessi, finalizzata a fare di Luserna un luogo della sostenibilità ad ampio significato, come ulteriore elemento di distinzione della comunità cimbra, da utilizzarsi anche nella promozione turistica.

Ricadute del progetto
Il progetto, rafforzando le competenze nella elaborazione di progetti imprenditoriali efficaci, favorirà l’avvio di nuove attività economiche a Lusérn e l’apertura del Centro artigianale comunale, attualmente in fase di completamento dopo il fallimento di precedenti tentativi di insediamento produttivo.
Dalla nascita di nuove attività economiche si favorirà il rientro nel Comune di alcune famiglie attualmente residenti fuori Lusérn e che hanno segnalato l’interesse in tal senso. Il ripopolamento della comunità cimbra è azione essenziale per evitare la perdita dell’idioma cimbro, lingua minoritaria riconosciuta ma attualmente in uso solo a Lusérn.
Il tratto caratteristico delle iniziative imprenditoriali che verranno accompagnate nella definizione progettuale sarà la sostenibilità economica, sociale ed ambientale delle imprese.
L’elaborazione con metodo partecipativo di un programma per ampliare e amplificare le azioni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica in tutto il Comune permetterà il coinvolgimento di tutta la popolazione, anche anziana, solitamente portatrice e memore di modelli di sostenibilità utilizzati nel passato e coerenti con il territorio e potrà essere veicolato nella promozione della qualità dei prodotti e del territorio, anche nei confronti dell’offerta turistica.
Inoltre la definizione di un’iniziativa mirata allo sviluppo di un contesto problematico e marginale permetterà di testare misure da replicare anche in altri comuni trentini.
Si darà infine concreta attuazione alle istanze emerse dai territori marginali durante gli Stati generali della montagna e, nelle specifico di Luserna, durante il processo partecipativo conclusosi a marzo 2019 che ha individuato in agricoltura e turismo i temi di sviluppo.

Metodo di lavoro
Il progetto vede la collaborazione fra l’UMST Coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna (responsabile del progetto), il Dipartimento Agricoltura, foreste, difesa del suolo della Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo S.p.A. e la Federazione trentina della cooperazione. I diversi soggetti elaborano in modo condiviso il programma del laboratorio e contribuiscono alla successiva fase di affiancamento dei partecipanti e lancio delle idee imprenditoriali.
Il progetto si sviluppa quindi in tre fasi.

  1. Una prima fase di selezione delle idee di impresa. La selezione avverrà attraverso un bando pubblico, che prevede come requisito fondamentale il fatto che le imprese da avviare abbiano sede legale e operativa a Luserna-Lusérn.
  2. La seconda fase consisterà nello svolgimento di un laboratorio intensivo di tre giorni rivolto al perfezionamento delle idee d’impresa selezionate e sarà realizzato in collaborazione con Trentino Sviluppo spa, la Federazione trentina della cooperative e il dipartimento Agricoltura, foreste, difesa del suolo e con altri imprenditori trentini. Durante le attività, che saranno condotte con metodi partecipativi, confronti diretti con altri imprenditori che operano in settori simili e momenti formativi condotti da esperti, i partecipanti saranno coinvolti in attività volte a definire e testare la solidità delle proprie idee di impresa. Il gruppo sarà inoltre reso attento a creare forme di collaborazione fra le imprese come condizione di efficacia e solidità in un contesto marginale come la piana di Luserna. La presenza della comunità linguistica di minoranza cimbra e di condizioni socio ambientali particolari saranno inoltre la premessa perché il gruppo dei neo-imprenditori, con altri soggetti locali e con l’amministrazione comunale, si faccia promotore di azioni condivise rivolte a fare di Luserna un comune altamente sostenibile, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, facendo di ciò un tratto caratterizzante anche nella promozione del territorio. Durante il laboratorio si farà uso costante dei metodi partecipativi. Il laboratorio avrà la durata di tre giorni consecutivi a Lusérn.
  3. La terza fase infine sarà finalizzata al lancio dei progetti d’impresa e si attuerà non più tardi di tre mesi dopo il laboratorio, durante i quali i partecipanti saranno invitati a realizzare in autonomia incontri e stage con imprenditori di attività simili che potranno permettere loro di perfezionare ulteriormente le idee imprenditoriali. L’evento di lancio sarà realizzato a Luserna e consisterà in un momento di incontro diretto dei neo-imprenditori con potenziali finanziatori e aziende interessate. Il modello di evento sarà lo speed date. Durante la manifestazione potrà avvenire la apertura di una campagna di crowdfunding delle imprese di Lusérn e verrà condiviso con la cittadinanza il programma di attività legate ad un marchio di Luserna sostenibile.

Output del progetto
Esiti concreti alla fine del progetto saranno le giornate di formazione, la redazione di progetti imprenditoriali candidabili a finanziamento, l’avvio di una campagna di crowdfunding per i progetti e la programmazione di iniziative per promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica a Lusérn.

Per essere rispondenti alle caratteristiche richieste dal progetto, il risultato minimo attesi dovrà essere:
a conclusione delle attività, aver coinvolto almeno 3 persone alle attività e aver condotto la redazione di altrettanti idee progettuali di attività con sede legale e operativa a Lusérn.

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