Stati Generali della montagna: confronto aperto anche con i grandi comuni

Gli Stati Generali della montagna coinvolgono anche i grandi centri urbani di fondovalle, in una logica di mantenimento e valorizzazione del non semplice equilibro fra periferie e città. E questo pomeriggio in Provincia il gruppo di lavoro dei sindaci dei centri maggiori - erano presenti Trento, Riva del Garda e Pergine, ma l’invito riguarda anche Rovereto ed Arco - ha iniziato a passare in rassegna una serie di argomenti comuni di fronte al presidente della Provincia, al vicepresidente ed agli assessori agli enti locali ed alla cultura ed istruzione.
Obiettivo: elaborare un documento quale ulteriore contributo all’assise finale degli SGM in programma a metà giugno a Comano Terme.

“Attraverso i tavoli di lavoro e le prime serate pubbliche - ha spiegato il presidente della Provincia - il confronto con i territori di cui in parte siete riferimento è partito. Ma l’auspicio è che nelle prossime settimane si possa affinare il dialogo nel tentativo di elaborare un punto di vista comune su tematiche ad ampio raggio”.

Ed i primi cittadini dei centri maggiori hanno risposto annotando già sul canovaccio alcuni temi strategici: viabilità, trasporti pubblici, gestione dei rifiuti, edilizia abitativa, sanità sono alcune delle macroaree che devono essere affrontate in ottica di sistema. Con una convinzione sintetizzata dal sindaco di Trento e condivisa dai presenti: non deve passare mai una contrapposizione tra i comuni maggiori e le valli di riferimento; serve quindi sviluppare capacità di lavorare assieme per far funzionare l’intero “sistema trentino” e far crescere tutti. 

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