Per un nuovo futuro cimbro - Laboratorio di sviluppo delle idee imprenditoriali

Giornate decisamente intense quelle trascorse a Luserna da venerdì 22 novembre a domenica 24.

Presenti 18 persone, fra aspiranti nuovi imprenditori e chi già ha un’impresa, ma vorrebbe trasferirla o ampliarla a Luserna, tutti portatori di nuove proposte di iniziative economiche da sviluppare a breve nel comune cimbro. Un folto gruppo proveniva da Padova, intenzionato a insediarsi a Luserna, per condividere il desiderio di trovare un luogo dove avviare una nuova fase della propria vita, senza peraltro nascondere le difficoltà legate a tale scelta.

Tre erano gli obiettivi del laboratorio organizzato dall’UMST Coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna in collaborazione con Trentino sviluppo Spa e gestito dal formatore/motivatore Marco Santori.

In primo luogo,testare le motivazioni dei neo-imprenditori e la solidità delle loro idee imprenditoriali, tenuto conto delle difficoltà di fare impresa in un’area marginale di montagna come Luserna, con problematiche di spopolamento e distanza dai maggior centri turistici e commerciali, ma con potenzialità significative legate alla condizione di ultima isola di cimbro parlato e alla presenza di interessanti numeri di un nuovo turismo in cerca di cultura e di dimensione del vivere lento a contatto con la natura.

In secondo luogo, tentare di costruire una rete fra le nuove imprese, da un lato per rafforzarne le attività con reciproche iniziative di interesse comune, dall’altro per intersecare efficacemente le altre attività economiche locali, ma anche il tessuto istituzionale e sociale evitando contrasti e competizioni

Da ultimo, rendere i neo-imprenditori di Luserna consapevoli dellimportanza di creare attività sostenibili ambientalmente, ma anche dal punto di vista sociale ed economico, come condizione di una relazione virtuosa con il contesto locale.

Momento previsto come conclusione del progetto, è l’incontro di fine marzo, quando le proposte imprenditoriali diventeranno progetti e saranno presentate ad altre imprese con cui avviare collaborazioni o a chi potrebbe dare un sostegno finanziario al loro avvio.

I lavori, svolti presso la Sala Bacher del Comune di Luserna, hanno portato inizialmente a riflettere sull’idea di imprenditore come colui che si prende cura del cliente, non solo come mero acquirente di beni o servizi, oltre che dell’ambiente e della collettività in cui opera. In questo modo, introducendo l’importanza delle relazioni nel fare economia, si è ragionato sull’inadeguatezza di un modello imprenditoriale di pura contrapposizione e individualistico, che, come ben sanno coloro che fanno impresa nelle aree di montagna, è inadeguato ad affrontare marginalità e difficoltà ambientali di molti territori trentini. Come il giorno dopo avrebbe confermato l’incontro con gli imprenditori, si è messa in luce l’importanza di generare una forte connessione fra le imprese del territorio, cercando e costruendo insieme attività comuni, complementari e ovviamente di interesse reciproco.

Sabato mattina è stato il turno dell’incontro con alcune imprese, momento di grandissimo interesse per tutti: ogni nuova idea per Luserna è stata raccontata e ha raccolto le osservazioni di chi già gestisce attività e conosce cosa significa operare in montagna, con la necessaria collaborazione, determinazione e umiltà.

Poi i tre imprenditori hanno raccontato la propria esperienza.

Nicola Del Monte, che gestisce l’azienda agricola Filanda del Borom di Tione, ha descritto la caparbietà e gli ostacoli con cui si è dovuto scontrare prima che decollasse la sua premiata produzione di vini d’alta quota, a coltivazione ‘ultra-biologica’.

Il falegname Federico Rocchetti di Pergine, raggiunto grazie alla collaborazione con l’Associazione Artigiani e piccole imprese del Trentino, ha sottolineato l’importanza di creare alleanze fra imprese, anche fra aziende che potrebbero sembrare concorrenti, ma che invece collaborano con reciproco beneficio. ‘Tutte le aziende di montagna sono piccole e sanno che solo lavorando insieme e per il proprio territorio possono prosperare’. La sua azienda ha così potuto superare in qualità anche i momenti di crisi.

Particolare e interessante anche l’esperienza dell’ultimo imprenditore, Carlo Rosà di Arco, che ha organizzato una rete fra piccoli produttori agricoli e del settore caseario dell’Alto Garda, che lavorano con attenzione specifica alla sostenibilità e alla qualità dei propri prodotti, per la vendita e consegna a domicilio e in negozi del territorio. Anche in questo caso, la collaborazione fra aziende e la ricerca della qualità della produzione sono gli ingredienti che aiutano i piccoli produttori a collocarsi su un mercato urbano e spesso monopolizzato dalla grande distribuzione.

L’ultima fase del laboratorio ha cercato di costruire nella concretezza la rete delle imprese di Luserna. Non sono mancati momenti di confronto diretto fra i partecipanti, per capire come inserirsi in un tessuto sociale ed economico particolare, ma in fondo simile a molte piccole realtà locali trentine, dove è difficile inserirsi e fare impresa con iniziative innovative. Il sindaco di Luserna, presente durante i momenti conclusivi, ha assicurato tutti sul desiderio della sua comunità di accogliere il nuovo e di rispondere alle richieste che il gruppo di nuove imprese avanzerà. Da questi nuovi interventi e insediamenti di famiglie e di imprese dipende il futuro del Comune di Luserna.

Un bilancio del laboratorio, che costituisce il punto di mezzo del progetto “Per un nuovo futuro cimbro”, porta a valutare molto positivamente questa formula del laboratorio che prevede il coinvolgimento diretto di chi vuol fare impresa in un percorso formativo intensivo e residenziale. Altro elemento di riflessione è che con questa iniziativa può dirsi avviata la sperimentazione di un nuovo modo di essere a fianco dei territori marginali, in modo diverso dall’intervento finanziario diretto ed entrando nel merito della creazione della rete delle imprese locali. Si configura così un altro modello di rapporto fra il pubblico e il privato, dalle prospettive non certo semplici, ma molto promettenti.

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